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Errori che fai su WordPress e come correggerli

da | Lug 31, 2019 | WordPress

Se hai un sito in WordPress oggi ti svelerò che con qualche piccolo accorgimento (che farai prontamente diventare abitudine, vero?) il tuo sito godrà di ottima salute e tu potrai dormire sonni più tranquilli 🙂

Partiamo?

No backup? No party!

La prima cosa in assoluto: fare il backup. Sempre! Anche se – ma sì, il mio è un piccolo blog! Lo curo poco… –, perché il problema non è solo perdere i contenuti, ma anche beccarsi del malware di cui non si sa come liberarsi. Ripristinare una vecchia versione del sito in questi casi può essere una facile soluzione.

Il plugin UpdraftPlus è uno dei migliori:

  • Fino a 5 siti si può utilizzare gratuitamente
  • I backup puoi salvarli in cloud ad esempio su Google Drive o su Dropbox. Basta dare l’autorizzazione all’app loggandosi con il proprio account e il resto si farà tutto in automatico! Compresa la creazione della cartella sul proprio spazio cloud, e la cancellazione dei backup più vecchi!
  • Se vuoi ti avvisa via mail ogni volta che esegue il backup, dicendoti se è andato a buon fine o no
  • Puoi ripristinare il sito dal pannello di controllo tornando ad una versione precedente, ad esempio se ti accorgi che uno degli ultimi aggiornamenti fatti sta dando problemi al tuo sito

Immagini ottimizzate

Lo so che molti di voi caricano le immagini così come lo smartphone o il fotografo o la fotocamera ve le consegnano. Ma non si fa!
Le immagini, se vuoi un sito veloce, e lo vuoi visto che piace tanto anche a Google, vanno ottimizzate.
L’ideale sarebbe ridimensionarle e ottimizzarle per il web con la funzione di salvataggio di Photoshop (che si chiama appunto “Salva per il web”) o di programmi simili, e se ne hai dimestichezza ti consiglio di farlo.
Dopodiché su WordPress possiamo utilizzare uno dei tanto plugin per ottimizzare e ridimensionare le immagini presenti sul nostro sito in WordPress.

Eccone alcuni:

Short Pixel Image Optimizer
Tiny Png 
WP Smush
Imagify Image Optimizer

Tutti questi plugin fanno 3 cose importanti: comprimono le immagini sui loro server, senza utilizzare il server del tuo sito, operazione che lo rallenterebbe molto; comprimono e ottimizzano massivamente tutte le immagini già presenti sul sito, comprimono e ottimizzano le immagini nuove caricate sul sito.

Così non hai più scuse ?

Titoli h1 h2 h3…cosa?!

Ovvero la famosa formattazione del testo. Eccoti, già ti vedo che per fare un titoletto all’interno del tuo post, usi il grassetto e aumenti il carattere! E no, non va bene. Se vogliamo possiamo apprezzare il fatto che tu lo stia facendo per migliorare la leggibilità di quel post, a favore del tuo lettore. E questo bisogna ammettere che è del tutto apprezzabile e ovviamente consigliato. Ma, c’è un ma: Google non lo leggerà come tu credi e questo è un danno.

I corpo del testo in html equivale al paragrafo (<p>). Il grassetto e la dimensione del carattere sono solo stili di quel paragrafo, tecnicamente non sono titoli. Quindi sì, il grassetto Google lo capisce che è un modo per mettere in risalto una parte di testo, ma non lo leggerà mai come un titolo.

È importante passare dal paragrafo (p) al titolo (h2,h3,h4,h5,h6) per far capire a Google che abbiamo dei titoli e dei sottotitoli, e in WordPress questo puoi farlo facilmente utilizzando la tendina all’interno dell’editor (per il vecchio Classic editor) o utilizzando il blocco Titolo (per il nuovo editor Gutenberg).
Va gestita la gerarchia tra titoli, perché come vedrai, dalla tendina del Classic editor, si potrà scegliere tra Titolo 1, Titolo 2, Titolo 3, ecc, che corrispondono in html a h1, h2, h3, ecc.

Ora, tieni conto che il Titolo 1 in una pagina di un post, corrisponde sempre al titolo stesso del post, quindi non usarlo all’interno dell’articolo, perché rovineresti la gerarchia: di Titolo 1 (o h1) deve essercene uno solo.

Con Gutenberg questo problema non si pone in quanto il blocco Titolo è gestibile da h2 in giù. Ma se usi il classic editor considera di selezionare i titoli all’interno del post, da Titolo 2 in giù seguendo una gerarchia logica, come formattazione visuale (quindi per il lettore) e come formattazione dei contenuti (per i motori di ricerca).

Ottimo consiglio, da tenere a mente: non formattare mai la dimensione del carattere! Perché tanto il tuo tema ha già uno stile dei titoli per tutto il tema, e lo vedrai utilizzandoli,  senza agire su altri parametri (tipo appunto la dimensione del carattere o il grassetto).

Copia e incolla da Word

Questa è facile, la fate in molti e spesso non capite come mai la vostra pagina si sia incasinata tutta ?
Word, o altri programmi per la scrittura, genera un codice di formattazione che va in conflitto con l’html.
Copiando il testo del tuo articolo, da Word al tuo WordPress, ti porti dietro inevitabilmente anche il codice di formattazione del software di scrittura.

Questo puoi evitarlo semplicemente incollando il testo del tuo articolo, non sul tab Visuale ma sul tab Testo (per il Classic editor) o cliccando sui 3 puntini per il menu delle impostazioni di visualizzazione, in alto a destra della schermata, e scegliendo la voce “Editor del codice” (per Gutenberg).

Dopo aver incollato il testo, procedi con l’eventuale formattazione direttamente dall’editor di WordPress.