Pinterest è uno strumento di svago per molti, ma in realtà ha un ruolo fondamentale in alcune fasi del processo creativo. Molti art director lo utilizzano in team in fase di ricerca, per sviluppare idee. In questo articolo ti mostrerò il modo in cui lo utilizzo io nel mio processo creativo di realizzazione di un’identità visiva.
L’inizio del processo creativo
Il processo creativo è un processo suddiviso in fasi. La prima di queste è sicuramente la raccolta delle informazioni utili, i dati che il cliente fornisce, i dati che il mercato fornisce, il problema a cui bisognerà dare una soluzione, ecc.
Questa fase è molto rigorosa e metodica, diciamocelo: può esserci curiosità, ma non c’è divertimento e non c’è ancora il via libera alla pura creatività.
Ma dopo questa fase c’è quella che io chiamo “brief visuale”.
Il brief visuale
Il brief visuale è quella fase in cui, raccolti i dati e le informazioni utili relative al brand, si traducono queste in immagini, portando in risalto l’elemento emozionale.
Questa fase, ad un certo punto del mio lavoro, ho iniziato a farla fare in parte anche al cliente. E in questo, Pinterest mi è stato subito d’aiuto, perché mi è bastato chiedere al cliente di realizzare una board su Pinterest in cui mi avrebbe invitato, per poter vedere ai suoi occhi come appare il suo brand, cosa gli trasmette e come lo vorrebbe. Un flusso di visualizzazioni libere, senza ricerche di mercato o focalizzazione sul target o raccolte di dati.
In questa fase di co-creazione con il cliente, lascio libero sfogo alla sua creatività, poi prendo la sua board, la unisco ai dati che ho raccolto e ne creo una mia in cui la ricerca di immagini è meno libera e più direzionata al raggiungimento di un obiettivo e di un target.
Dall’insieme di queste ricerche seleziono un numero definito (circa 10) di immagini ispirazionali del brand, da inserire nella guidelines dell’identità visiva.
La funzionalità nativa di Pinterest, e che ultimamente è stata maggiormente rinforzata dalla funzione “Trova idee per questa bacheca”, di suggerire immagini correlate a quella che si sta visualizzando, è forse la cosa più utile per stimolare la fase di ricerca visuale per un brand. Sicuramente un’attività che già si eseguiva prima di Pinterest per raggiungere lo stesso scopo, ma con tempi molto più lunghi.
Le sezioni in Pinterest
Pinterest ha da poco aggiunto la funzionalità di organizzazione delle board in sezioni. In pratica all’interno di una board si possono aggiungere sezioni per catalogare la raccolta di immagini all’interno di essa. Si possono creare delle categorie, chiamiamole così, a cui assegnare una parte della raccolta effettuata di immagini.
Ad esempio per un brand si possono raccogliere immagini per diversi scopi, come la palette colori oppure la tipologia di logo, o ancora le foto di branding, o gli interi del negozio.
Diventa così ancora più utile la condivisione della board con il cliente, o con altri collaboratori.
Per quali progetti potresti usare Pinterest?
Ovviamente io in questo post ho parlato del principale uso che ne faccio io di Pinterest, ma ci sono diversi esempi per cui Pinterest potrebbe essere un utile strumento del processo creativo.
Vediamoli:
- Per fare un brief sulla tua identità visiva attuale, magari dopo 2-3 anni che non la rivedi
- Per creare una moodboard di ispirazione per il tuo prossimo shooting
- Per fornire al cliente uno stile di foto, che segua l’identità di brand studiata, da condividere con il fotografo che effettuerà lo shooting
- Per creare una moodboard di ispirazione che rappresenti il tuo cliente ideale
Bene, spero di averti dato spunti utili per introdurre Pinterest come strumento nel tuo processo creativo, anzi, magari hai avuto anche qualche idea in più sui diversi modi di utilizzarlo nel tuo flusso di lavoro!